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al testo di Marina Pacifici
Amaro Chianti
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Baluginano le luci stasera volano i ricordi. I miei occhi tristi si perdono nel fondo del bicchiere nella musica indimenticabile di smarrite sere. La memoria sospira con frementi accordi nella mia tetra dimora.
Angelo mio, ascoltami ora. Lontana, remota la mia primavera esule insieme alla speme troppo breve nell’assiderarsi di precoci, disincantate viole sferzate dalla tramontana. Di una ragazza prigioniera che anelava di varcar libera la frontiera.
Non lasciarmi sola se io ti lascio solo. Ascolta il palpito ferito del mio cuore il mio celato pianto d’allodola in nostalgico assolo.
Desolato nella sera l’ultimo brindisi, mesti e malinconici i nostri taciturni visi a distanza in questa gelida stanza senza tempo, orfana di speranza. Amaro Chianti nel riecheggiare di domani dei nostri passi inesorabilmente divisi e distanti.
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